RACCONTI


MEZZEMANICHE

 “mezzemaniche” erano chiamati gli impiegati pubblici e, in genere, di livello modesto.
George Courteline dedica proprio agli impiegati questo romanzo, pubblicato nel 1893 col titolo “Messieures les ronds-de-cuir”.
“Quelli delle mezzemaniche” è ambientato in un ufficio ministeriale denominato Donazioni e Lasciti. I compiti di questo ufficio consistono, sostanzialmente nel redigere decreti di accettazione o rifiuto di donazioni allo stato. Compiti ai quali si dedica il personale (i mezze maniche), ognuno a modo proprio e secondo la propria personale visione del lavoro.
Ogni personaggio incarna uno stereotipo ben riconoscibile, a partire da Lahrier, che fa la sua comparsa sin dall’incipit, alle prese con evidenti difficoltà a giungere in ufficio in orario.
Ma, per colmo di sfortuna, Lahier si trova così bene da essere indotto a ritardare ancora un poco il suo ingresso in ufficio. Che, quando avviene, ci dà modo di fare conoscenza con il capo ufficio, La Hourmerie.  La Hourmerie rappresenta bene l’impiegato di livello intermedio, incaricato di mantenere ordine e disciplina nei subalterni ma privo di una reale autorità.
 Tutto procede secondo una routine consolidata e indiscussa. Ci pensa il solito Lahier a spiegare in cosa consista tale routine. Ogni volta che si assenta da lavoro dice che è a causa della morte di qualche parente e alla fine della discussione con il direttore promette che non tarderà più a lavoro.

LE MOSCHE DEL CAPITALE

Le mosche del capitale è un romanzo dello scrittore e poeta Paolo Volponi, pubblicato nel 1989.
Ambientato tra il 1979 e il 1980, il romanzo narra la storia del dirigente industriale Bruto Saraccini. 
Esso è un umanista e poeta con valide competenze aziendali, con in testa un piano per una riforma democratica e progressista dell'impresa. Lavora per l'azienda MFM diretta dal presidente Ciro Nasàpeti che all'inizio vuole promuoverlo al ruolo di amministratore delegato, ripiegando poi sul rigido Ing. Sommersi Cocchi.
Allora Saraccini si licenzia. Viene contattato dal Megagruppo di donna Fulgenzia per delle consulenze. Dopo i colloqui con il nipote Dottor Astolfo, capisce che neanche lì potrà realizzare i suoi progetti e nessuno è pronto per comprenderli.
Alla fine rinuncia a diventare capo del personale del Megagruppo e ritorna alla MFM per un breve incarico triennale. Nel frattempo Nasàpeti, che ormai lo disprezza arrivando anche ad accusarlo di terrorismo, si ammala e muore.

LE RISORSE UMANE

Con queste storie lo scrittore ha raccontato una campionatura di un grande libro in fieri, di lavori e mestieri, antichi o nostri contemporanei, nel qual riportare al centro la persona, le sue rabbie, le aspettative deluse, i desideri e i sogni.
In questo libro si parla dei morti di amianto nei cantieri navali di Monfalcone, dell'ultimo e autobiografico giro per le campagne di un portalettere marchigiano, di un manager milanese malato di cancro, un attore precario bolognese, o dell'eroicomica avventura di un violinista colpito da mobbing in orchestra. Queste sono le risorse umane che mi interessano. Gli uomini, le persone, che messe insieme forse possono costituire anche una speranza se un minimo riuscissero ad avere coscienza di se stesse."

LE DIFFERENZE CRONICHE TRA UOMINI E DONNE NEL LUOGO DI LAVORO

L'epoca moderna ha portato con sè differenti cambiamenti sociali.
Una di differenze importante riguarda la disparità di trattamento economico femminile, soprattutto in quei settori del privato,dove i rapporti lavorativi sono un oggetto di negoziazione individuale.
In tutto il mondo le donne hanno trovato difficoltà a raggiungere posizioni di vertice, si tratta del fenomeno "soffitto d vetro".

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