MEMORIA

                         MEMORIZZARE E APPRENDERE                    
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Secondo alcuni studi condotti in vari paesi avanzati, la metà dei giovani che lasciano la scuola precoceramente lo fa per problemi di apprendimento. 

L'apprendimento è una modifica del comportamento più o meno stabile e della conoscenza dovuta all'esperienza.

Ciò che noi abbiamo in memoria non l'abbiamo da quando siamo nati.

L'apprendimento inteso come acquisizione di conoscenze e di capacità, cioè dell'imparare qualcosa.

MEMORIZZAZIONE INTENZIONALE E INCIDENTALE
- memorizzazione intenzionale, imparare qualcosa volontariamente e cosciamente 
- memorizzazione incidentale, imparare senza uno sforzo volontario
  
ORGANIZZAZIONE DELLE INFORMAZIONI
è l'organizzazione e la catalogazione delle informazioni che facilita la memorizzazione distinguendo tra informazioni rilevanti e meno rilevanti. La volontà è utile nella memorizzazione solo nella misura in cui fa mettere in ordine nelle informazioni da ricordare.

                    QUANTE MEMORIE UTILIZZIAMO?
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La memoria è ciò che garantisce l'archiviazione nel tempo delle informazioni e il loro recupero.

L'apprendimento invece è il processo con cui si acquisiscono informazioni e si crea memoria.

I neuroni del sistema nervoso si associano per creare le tracce mnestiche.

Per memoria esterna invece si intende ciò che serve per conservare informazioni su supporti materiali,     esempio libri, documenti e memorie elettroniche.


                      LA DURATA DELLA MEMORIA


Ci sono differenti tipi di memoria e diversi modi di classificarla, a seconda della durata, del tipo di informazione che essa conserva, del modo in cui si è formata e di come viene recuperata.

In relazione alla durata gli psicologi suddividono la memoria in 3 tipi generali:

1. Memoria sensoriale è una via di mezzo tra la percezione e la memoria, molto breve, sono sensazioni che lasciano una breve traccia.
è talmente breve che non siamo consapevoli.
il fenomeno del deja vu,=già visto, è probabilmente legato a questo meccanismo.

2. Memoria a breve termine senza ripetizioni dura dai 20 ai 30 secondi e non può contenere molte informazioni, è correlata all'attenzione (max 7 cose contemporaneamente).
C'è una stretta relazione tra memoria a breve termine e attenzione: si può dire che noi non possiamo stare attenti a più di 7 cose contemporaneamente.

3. Memoria a lungo termine è il deposito di tutte le conoscenze e i ricordi,può contenere innumerevoli informazioni anche per lunghi periodi.
Certi tipi di memoria a lungo termine possono durare tutta la vita.
La memoria a lungo termine include diversi tipi di immagazzinamento delle conoscenze:
- memoria implicita, ovvero il saper fare qualcosa (conoscenza della lingua madre)
- memoria esplicita, quando si imparano delle regole in maniera cosciente 
  1. memoria autobiografica, ricordi di un vissuto 
  2.memoria semantica, ricordi di uno studio.
 Tutte le conoscenze sono legate a fatti autobiografici, ma molte sono diventate semantiche

La memoria prospettica è quella rivolta alle nostre azioni future. 
Ricordarsi del futuro è anch'esso un processo difficile.


             LA MEMORIA SCEGLIE E SELEZIONA
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In un ricordo non tutto ha la stessa importanza, 
La mente organizza in informazioni rilevanti e meno rilevanti, focalizza qualcosa e mette in secondo piano altro, quindi un ricordo può perdere particolari e diventare più astratto.

La memoria ha delle caratteristiche tra cui quelle di distinguere un tema centrale (un soggetto)da un commento secondario(comportamento).

La memoria di una scena non conserva tutte le informazioni che sono giunte ai nostri occhi.

Un ricordo può spogliarsi di un numero progressivo di particolari e diventare sempre più astratto.


                       LA MEMORIA RICOSTRUISCE 
                         IL CASO DEI RICORDI FALSI

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Un ricordo vivido non è per forza un ricordo vero, un'emozione moderata può favorire un ricordo ma non un'emozione forte.

L'immaginazione nella creazione della memoria falsa è stato studiata nei ricordi autobiografici dell'infanzia.
L'età in cui si hanno i primi ricordi d'infanzia varia da persona a persona, ma c'è un limite naturale: nessuno può aver ricordi del primo anno di vita, perchè l'ippocampo di un neonato non ha ancora raggiunto lo sviluppo sufficiente per poter creare ricordi a lungo termine da recuperare da adulti.

La memoria non è solo un deposito da cui peschiamo passivamente le informazioni, ma è anche qualcosa di ricostruttivo.

                LA MEMORIA SI DETERIORA: L'OBLIO
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In tante situazioni non si ricorda qualcosa o ci si dimentica di ricordarsi.

Dimenticare informazioni memorizzate è l'oblio 

Bisogna sempre riflettere se ciò che pensiamo di aver dimenticato sia in realtà qualcosa che non abbiamo mai realmente memorizzato.


L'oblio è dovuto a :
1. decadimento della traccia di memoria, perchè la memoria si consuma nel tempo fino a scomparire
2. interferenza, l'arrivo di nuovi ricordi interferiscono con quelli vecchi soprattutto se simili o identici.
    Il fenomeno per cui nuove informazioni interferiscono e cancellano le vecchie è chiamato retroattivo,           mentre esiste anche il fenomeno in cui le informazioni vecchie interferiscono con quelle nuove, chiamato         proattivo.
3. perdita della via di recupero, il ricordo non è cancellato ma si perde la capacità di accedervi, vi è la distinzione tra rievocare e riconoscere un'informazione (tra varie alternative)
4. teoria della rimozione di Freud, alcuni ricordi vengono dimenticati inconsciamente, ma in realtà restano nelle mente e possono essere rievocati.

                       LE  PATOLOGIE DELLA MEMORIA
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1. L'amnesia è una disfunzione di memoria, ed è una situazione patalogica di oblio.
Le cause possono essere varie: danno fisico a contusioni, shock, uso di droga, tumori, mancanza di ossigeno causato dal soffocamento, alcolismo associato a un'alimentazione insufficiente.
Essa può essere divisa in:
 -amnesia retrograda, perdita di ricordi prima di un incidente. Un colpo alla testa o essere sotto shock può farci dimenticare gli eventi accaduti pochi secondi prima o per periodi più lunghi. 
La causa è un disturbo all'ippocampo, una parte del cervello la cui funzione è quella di consolidare la meroia recente in memoria a lungo termine.

-amnesia anterograda, ovvero incapacità di formare nuovi ricordi.
La causa è un danno permanente dell'ippocampo.
Questa amnesia riguarda solo la memoria esplicita, ma non quella implicita.

2. La Depressione  
molte dimenticanze causate dalla depressione sono dovute alla scarsa attenzione nelle cosa da fare.
A livello neuronale le persone depresse presentano una diminuzione della serotonina che regola anche la circolazione del sangue nelle cellule del cervello. La serotina regola anche la circolazione del sangue nelle cellule del cervello, permettendone il corretto funzionamento.

                        STRATEGIE DI APPRENDIMENTO
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L'apprendimento, ovvero la formazione della memoria, è subordinato alle strategie efficaci di memorizzazione e di recupero dei ricordi. 

La memoria non è nemmeno qualcosa di modificabile ed estendibile: la struttura e quantità dei neuroni non può essere trasformata a piacere. 

Imparare a memoria un testo è utile per mettere alla prova le differenti strategie.

LA METACOGNIZIONE
Le principali strategie di apprendimento riguardano le tecniche di memorizzazione e gli stili e i comportamenti che si hanno quando si è difronte a del materiale da imparare.
Queste strategie sono il prodotto delle ricerche della metacognizione, ovvero la riflessione sui nostri modi di pensare e imparare.


STRATEGIE DI CODIFICA E STRATEGIE DI RECUPERO
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Esistono:
-strategie di codifica, messe in atto mentre si sta imparando
-strategie di recupero, i modi che usiamo per recuperare le conoscenze della nostra memoria.

Una strategia di codifica che non sia accompagnata da una adeguata strategia di recupero non è molto efficacie, e il modo migliore è rievocare le informazioni con la stessa strategia utilizzata per apprenderle.

Le strategie possono essere classificate in:
-strategie di profondità, in cui si mira alla comprensione del materiale di studio, tralasciando l'apprendimento a memoria
-strategie di superficie, in cui si tende a imparare a memoria, anche se non si comprende tutto, allo scopo di poter ripetere fedelmente ciò che si è appreso. La comprensione è già di per sè un tipo di organizzazione dell'informazione ed è per questo un presupposto importante per l'apprendimento.

Una delle strategie più semplici, anche se non la più efficacie, è la ripetizione.

Un altro metodo è l'associazione tra ciò che si deve ricordare e qualcosa che già si conosce.
Nell'apprendimento delle lingue straniere questo metodo è molto efficacie.

Importante è anche l'uso delle immagini mentali.
Informazioni associate a immagini vengono ricordate meglio di informazioni astratte.
Più uno stimolo è memorizzato per mezzo di codici immaginativi e visivi, maggiore sarà il suo ricordo.


COME SI STUDIA
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Lo studente è difronte a situazioni in cui deve apprendere delle informazioni dall'esposizione di un docente, ma soprattutto dai testi.
Ciò che gli viene richiesto è la memorizzazione completa di qualche informazione importante, la capacità di ripetere con parole proprie il contenuto di un testo, di mostrare di averlo compreso e di saperlo per periodi lunghi.

Esistono indicazioni per un apprendimento più efficacie:

LA LETTURA
Importante per l'apprendimento è la capacità di controllare in maniera flessibile il proprio modo di leggere a seconda delle circostanze.
La lettura è un lavoro attivo sul testo.
-Lettura diagonale: un lettore esperto è in grado di scorrere rapidamente un testo e di coglierne i contenuti principali.
-Lettura analitica: la comprensione dio parti difficili avviene attraverso una lettura lenta e focalizzata anche sulle espressioni linguistiche.
Una lettura più attenta può essere:
-attiva, in quanto si va in cerca di informazioni particolari nel testo
-passiva, se ci si limita a registrare le informazioni che man mano vanno lette.

LE TECNICHE DI STUDIO
L'apprendimento è un fare attivo e uno studente ha una serie di attività complesse da fare:
-sottolineare, è utile se serve all'organizzazione del testo
-prendere appunti e note, è inutile se diventa però un esercizio di stenografia dove si cerca di ricopiare tutto quello che si ascolta o legge
-schematizzare, utile per avere una visione d'insieme della struttura del testo, della sua organizzazione e della sua articolazione in parti
-riassumere, un riassunto non è altro che uno schema in forma discorsiva
-fare grafici e diagrammi, uno schema può essere sviluppato graficamente per mezzo di diagrammi di flusso, insiemi, immagini.


I PROBLEMI DELL'APPRENDIMENTO

Ogni persona ha il suo punto debole nell'apprendimento.

Un problema insorge quando c'è una differenza tra l'abilità di una persona e il suo reale rendimento scolastico.

Spesso disturbi specifici come la dislessia, ovvero la difficoltà di esprimersi nel modo appropriato, la disgrafia, la difficoltà di scrittura, o la discalculia, cioè la difficoltà nel compiere operazioni matematiche anche molto semplici, hanno origine in problemi legati a deficit sensoriali e di elaborazione di ciò che si ascolta o legge.












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