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Visualizzazione dei post da ottobre, 2018

RACCONTI

MEZZEMANICHE  “mezzemaniche” erano chiamati gli impiegati pubblici e, in genere, di livello modesto. George Courteline dedica proprio agli impiegati questo romanzo, pubblicato nel 1893 col titolo “Messieures les ronds-de-cuir”. “Quelli delle mezzemaniche” è ambientato in un ufficio ministeriale denominato Donazioni e Lasciti. I compiti di questo ufficio consistono, sostanzialmente nel redigere decreti di accettazione o rifiuto di donazioni allo stato. Compiti ai quali si dedica il personale (i mezze maniche), ognuno a modo proprio e secondo la propria personale visione del lavoro. Ogni personaggio incarna uno stereotipo ben riconoscibile, a partire da Lahrier, che fa la sua comparsa sin dall’incipit, alle prese con evidenti difficoltà a giungere in ufficio in orario. Ma, per colmo di sfortuna, Lahier si trova così bene da essere indotto a ritardare ancora un poco il suo ingresso in ufficio. Che, quando avviene, ci dà modo di fare conoscenza con il capo ufficio, La Hourmerie.  L

FILM: IO, DANIEL BLAKE

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IO, DANIEL BLAKE In seguito a una grave crisi cardiaca, per la prima volta nella sua vita, Daniel Blake, un carpentiere di Newcastle  di 59 anni, è costretto a chiedere un sussidio statale.  Il suo medico gli ha proibito di lavorare, ma a causa di incredibili  conseguenze burocratiche si trova nell'assurda condizione di dover comunque cercare lavoro – pena una severa sanzione – mentre aspetta che venga approvata la sua richiesta di indennità per malattia.  Durante una delle sue visite regolari al centro per l'impiego, Daniel incontra Katie, giovane madre single di due figli piccoli che non riesce a trovare lavoro.  Entrambi cercano di trovare un accordo con l'ufficio delle pubbliche amministrative della Gran Bretagna , Daniel e Katie stringono un legame di amicizia speciale, cercando di darsi sostegno e aiutarsi come possono in questa situazione molto complicata. La vicenda si conclude con la morte di Daniel a causa di un altro infarto, nel mentre stava con

IL GRUPPO E LA DERIVA SOCIALE

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IL GRUPPO IN CONDIZIONI DI INCERTEZZA Il fenomeno pensiero di gruppo sono rilevanti quando si tratta di prendere decisioni in condizioni di incertezza. Il tipo di decisioni prese dipenderà dalla maggiore o minore propensione al rischio del decisore. Le decisioni di gruppo siano più prudenti e conservative rispetto alle decisioni che gli stessi membri avrebbero preso singolarmente. → SPOSTAMENTO CONSERVATIVO DI GRUPPO Le decisioni più prudenti e conservative rispetto alla somma delle decisioni individuali è il bisogno dei membri di emergere e di proporre soluzioni più radicali. → SPOSTAMENTO RISCHIOSO DI GRUPPO in una decisione di gruppo la responsabilità  è distribuita tra i veri membri e quindi meno sentita individualmente. INERZIA DI GRUPPO E IL CONFORMISMO La distribuzione e quindi la rarefazione del senso di responsabilità nel gruppo può portare i soggetti sia ad avanzare opzioni più radicali di quanto farebbero singolarmente, sia ad evitare di fare p

IL PENSIERO DI GRUPPO

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IL PENSIERO DEL GRUPPO Ci sono situazioni in cui le dinamiche di gruppo possono avere effetti negativi per il raggiungimento di un obiettivo, facendo così emergere problemi che non provengono dalla persona singola.                                                   Irving Janis ha indagato il comportamento dei gruppi di decisione politica. Ha scoperto un fenomeno, che ha conseguenze rilevanti per azioni politiche di una nazione . PENSIERO DI GRUPPO ↓ È la situazione che si presenta quando il gruppo è più interessato a trovare un accordo che a risolvere un problema nel modo migliore. IL GRUPPO LAVORATIVO E L'ORGANIZZAZIONE SONO NECESSARI PER LA REALIZZAZIONE DI COMPITI CHE PER IL SINGOLO INDIVIDUO SAREBBERO TROPPO COMPLESSI. I tipici sintomi del pensiero di gruppo sono:  sovrastima del proprio " essere nel giusto " e del proprio potere. I membri hanno un'alta autostima e della propria posizione di superiorità morale. chiusura ment

LOCUS OF CONTROL

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LOCUS OF CONTROL Nelle scienze umane, il termina deriva da " luogo di controllo", indica la modalità con cui un individuo ritiene che gli eventi della sua vita siano prodotti dai suoi comportamenti o azioni, oppure da cause esterne indipendenti dalla sua vita. TIPOLOGIE: Sono state individuate 2 tipologie: INTERNO:   che  è posseduto da quegli individui che credono nella propria capacità di controllare gli eventi. Questi soggetti attribuiscono i loro successi o insuccessi a fattori direttamente collegamenti all'esercizio delle proprie abilità, volontà e capacità. ESTERNO:   posseduto da parte di coloro che credono che gli eventi della vita, come primi o punizioni, non sono il risultato dell'esercizio diretto di capacità personali, quanto piuttosto il frutto di fattori esterni imprevedibili quali il caso, la fortuna o il destino. Il costrutto tra interno/esterno fu sancito per la prima volta nel 1954 da Julian B. Rotter, psicologo americano. L'

LA PERSONA E IL CONTESTO LAVORATIVO

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LA PERSONA E IL CONTESTO LAVORATIVO Il lavoro è l'elemento centrale nella vita di una persona. Esso è dotato di una forte componente piscologica e sociale ed è fondamentale nel definire l'identità del soggetto.         La psicologa Marie Jahoda ha studiato l'importanza del lavoro per                 la vita di una persona. Ha proposto 5 funzioni del lavoro :     ⬃    1. struttura il tempo                2. permette contatti sociali                3. costruisce un'identità sociale e un ruolo                4 . collega scopi individuali e collettivi                5.  garantisce un'attività regolare. Il lavoratore è il soggetto attivo, diventa ciò quando lo studio e l'apprendimento vengono considerati come valorizzati. La dimensione lavorativa per quanto riguarda la natura delle relazioni umane . La sfera lavorativa nella realtà è motivazioni, interessi e aspirazioni  che svolgono un ruolo importante. MOTIVAZIONI E

IL GIOCO E IL TEMPO LIBERO

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IL GIOCO L'esplorazione spontanea dell'ambiente, la curiosità, il gioco hanno la funzione di accumulare esperienza e capacità utilizzabili nelle situazioni di vita future. Il gioco nei bambini più piccoli è strettamente connesso con l'aumento della conoscenza su come funziona il mondo. Il gioco è un' attività spontanea ed è un fenomeno presente in tutte le culture umane, si manifesta ovunque in forme simili. In ciò va inclusa anche la conoscenza di come funziona il proprio corpo. All'inizio è un gioco di movimento: sperimentazione della propria capacità di esercitare il controllo sul proprio corpo. L'origine dei giochi è un imitazione di quello che fanno gli altri. Si tratta di mettere alla prova le proprie capacità, cercando di acquisire quelle degli altri bambini attraverso i giochi di ruolo . Il passo avanti è che non si limita più a imitare una persona, ma si gioca con un oggetto e gli si fa ricoprire un ruolo. Mentre l'ultimo è me