COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO

COMUNICAZIONE E LINGUAGGIO

Lo scambio di informazioni è uno dei tratti universali della vita, ed è parte essenziale dell'adattamento di ciascuna specie al suo ambiente. 

Gli esseri umani possono apprendere cose nuove e modificare di continuo il loro comportamento.

Poichè basato sull'apprendimento, il comportamento umano è estremamente differenziato, e prevede una quantità di ruoli sociali di gran lunga maggiore rispetto a qualsiasi altro animale. Per questo la società umana è la più sofisticata e, di conseguenza, lo è anche di comunicazione umana.

LA COMUNICAZIONE UMANA

Si ha comunicazione ogni qualvolta un'informazione è scambiata da un mittente a un ricevente. 

Un mittente per trasmettere informazioni, fa uso di segni, come un suono una frase, ....

Il ricevente riceve l'informazione nella forma del messaggio.

Roman Jakobson ha elaborato un modello di questo processo, individuando sei elementi di base.

il mittente che invia la ricevente (destinatario) un messaggio. 

Gli altri elementi sono il contesto , un ambito entro il quale avviene la comunicazione e il codice, che deve essere condiviso, almeno in parte, fra i partecipanti alla comunicazione. Anche se non è solo il canale, perchè gli uomini si scambiano messaggi attraverso molti altri canali.

Il più importante modo della comunicazione tra gli uomini è il linguaggio non verbale.

LINGUAGGIO VERBALE

è un fenomeno a un tempo biologico e sociale:organi come il cervello, la bocca, la gola , le corde vocali lo rendono possibile, così come il fatto che nasce entro una comunità di parlanti, si trasmette attraverso processi sociali di apprendimento, è fatto di segni e di regole per l'uso.

Tutta la comunicazione è basta sui segni.

Gli esseri umani comunicano solo per mezzo di simboli.

I simboli sono lo strumento più flessibile per comunicare perchè il loro significato non è fisso o predeterminato, ma si adatta alle diverse esigenze e situazioni,a nche nuove, in cui si può trovare.

I SEGNI: SIMBOLI, ICONE, INDICI

Un segno è qualcosa che sta per qualcos'altro, qualsiasi cosa trasmetta informazioni.: principalmente si tratta di

-parole

-oggetti

-colori

-movimenti

-gesti

-profumo

-suoni

-silenzio.

è necessario che sia ben saldo e ben chiaro agli occhi di chi lo usa e agli occhi di chi lo percepisce il legame tra il segno e ciò per cui sta.

Ferdinand de Saussure ha scoperto a questo riguardo un principio importante: il principio dell'arbitrarietà del segno. Questo principio vale in generale per tutti i segni, ma in particolare i simboli.

I SIMBOLI

I simboli sono dei segni di tipo speciale , che acquisiscono il loro significato attraverso diversi meccanismi, principalmente l'accordo sociale (convinzione) e sono trasmessi mediante l'apprendimento.

Le parole sono simboli. Il significato delle parole è arbitrario, cioè non c'è nessun motivo per il quale una parola debba significare proprio ciò che significa.

I simboli come le parole sono astratti e possono condensare in se stessi più di un significato. 

Il significato dei simboli è determinato dalla storia, dalla cultura, dalla società di un paese, non dai geni dei singoli individuali.

LE ICONE

Le icone sono segni sempre arbitrari ma parzialmente motivati, nel senso che hanno un significato non solo per via di un accordo sociale,ma in più grazie al fatto che riproducono nella loro forma materiale qualcosa o più in generale di ciò che vogliono significare.

Sono icone le fotografie, i disegni, i ritratti, un identikit, i gesti.

GLI INDICI

La caratteristica degli indici è che funzionano come delle frecce che dal parlante partono in direzione di ciò che il parlante intende con quelle parole.

Gli avverbi di luogo e di tempo sono indici.

I SIGNIFICATI

Che cosa intendiamo quando diciamo che una frase significa qualcosa?

Lo studio del significato come proprietà della lingua si chiama semantica. Essa cerca di scoprire i legami che esistono tra le parole di una lingua.

La denotazione, è la semantica che cerca di definire le parole in base a ciò che indicano nella realtà esterna.

LA PRAGMATICA

Lo studio della lingua nel contesto si chiama pragmatica.

John Austin ha esposto la sua teoria degli atti linguistici, secondo lui tutte le volte che parliamo, non ci limitiamo a trasmettere informazioni, ma realizziamo delle vere e proprie azioni.

Austin chiamò le circostanze appropriate per le azioni linguistiche condizioni di buona riuscita. La teoria dimostra che il linguaggio non è solo un semplice strumento per descrivere la realtà, ma molto più di quanto non pensiamo, serve a costruirla.

LINGUAGGI NON VERBALI

La comunicazione umana è una trasmissione di messaggi che avviene non soltanto per mezzo della parola.

La cinesica è lo studio della comunicazione gestuale, del linguaggio del corpo.

Poichè gli esseri umani sono uguali fisicamente, in gran parte il significato del linguaggio del corpo ha significati simili.

La prossemica è lo studio del modo in cui usiamo lo spazio per interagire con gli altri.

Un'altra dimensione della comunicazione non verbale è quella del'abbigliamento e in generale dell'ornamento del corpo.